Chester Bennington, voce leader dei Linkin Park, è morto da suicida
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Chester Bennington, voce leader dei Linkin Park, è morto da suicida



E' sempre doloroso parlare della morte di qualcuno, specie se quel qualcuno è una persona giovane con un passato difficile, come il presente. La depressione non gli ha dato scampo.

E' con enorme dispiacere che informo i fans dei Linkin Park della morte del loro leader e fondtore Chester Bennington.

Di origini inglesi, olandesi e gallesi, era figlio di un poliziotto e di un'infermiera e trascorse i suoi primi vent'anni in Arizona. I suoi genitori divorziarono nel 1987, lasciandolo insieme ad un fratello e due sorelle. Dopo aver scelto di stare col padre, fu incoraggiato dal fratello maggiore ad ascoltare gruppi come Foreigner, Loverboy e Rush, che cita tutti come propri ispiratori. A due anni aveva già imparato dal fratello a cantare una canzone, Hot Blooded dei Foreigner.

Costretto dalla sua situazione familiare a spostarsi in varie città dell'Arizona (Scottsdale, Tolleson, Tempe), Bennington iniziò a fumare marijuana all'età di 11 anni. Non ebbe un'infanzia facile: dai 7 ai 13 anni fu molestato sessualmente da un ragazzo adolescente (che poi non denunciò quando scopri che era a sua volta una vittima) e soffrì di dipendenza da droghe pesanti (a 18 anni fu inoltre arrestato per possesso di marijuana). Dovette inoltre saltare da un liceo all'altro (Centennial High School, Greenway High School), finché nel 1995 non si diplomò alla Washington High School. In tarda adolescenza, cominciò a lavorare come barista nella caffetteria Bean Tree.

Il 12 maggio 1996 diventò padre di Jaimie, avuto da una relazione giovanile con Elka Brand. Lo stesso anno Bennington conobbe Samantha Marie Olit mentre lavorava ad un fast food Burger King ed il 31 ottobre successivo la sposò. Dalla loro unione è nato Draven Sebastian il 19 aprile 2002. I due hanno divorziato il 2 maggio 2005 e Bennington si è risposato il 31 dicembre successivo con la modella di Playboy Talinda Bentley.

Il 16 marzo 2006 è nato il primo figlio della coppia, Tyler Lee; nello stesso anno Bennington ha adottato Isaiah (fratello di Jaime, avuto da Brand e da un altro uomo).

L'11 novembre 2011 Talinda da alla luce le gemelle Lilly e Lila.

Il 14 ottobre 2007, durante il concerto tenuto dai Linkin Park a Melbourne, Bennington si fratturò un polso dopo aver fatto un salto. Nonostante l'infortunio, continuò l'esibizione sino alla fine sopportando il dolore. Il 19 gennaio 2015, poco prima del concerto ad Indianapolis (terza tappa del The Hunting Party Tour), Bennington ha subito un nuovo infortunio, questa volta alla caviglia, costringendo il gruppo ad annullare il tour nei giorni seguenti. Nonostante ciò, il cantante ha preso parte al concerto di Indianapolis vincolato nei movimenti da un gesso e dalle stampelle.

Bennington era inoltre un appassionato di tatuaggi.

Ogni suo tatuaggio per lui aveva un significato e una storia: il suo primo tatuaggio, ossia quello sulla spalla sinistra, dei pesci (il suo segno zodiacale), l'ha fatto a 18 anni. Le sue braccia erano quasi interamente ricoperte di disegni, tra cui delle fiamme sui polsi, i pesci, una ragnatela con un teschio e una rosa. Sulla schiena aveva un enorme disegno, sulla zona lombare si era fatto tatuare la scritta "Linkin Park" (scritta fatta da un amico di Chester in seguito ad una scommessa persa con lui) mentre sul polpaccio aveva il tatuaggio di un soldato con le ali di libellula, lo stesso raffigurato nella copertina di Hybrid Theory.

Il 20 luglio 2017, in seguito a periodi di depressione legati all'abuso di droga e alcol, Bennington si è suicidato impiccandosi nella sua residenza a Palos Verdes Estates in California.

Oggi sarebbe stato il compleanno del suo amico Chris Cornell, morto suicida il 18 maggio scorso, al quale aveva dedicato una lettera aperta e al cui funerale aveva cantato Hallelujah di Leonard Cohen. Aveva sei figli.

Questo è il post di Twitter dedicato a Chris

La mia canzone preferita, insieme a molte altre, è stata sempre questa.

Mi sta venendo di cantarla in onore suo, è inevitabile.

Cosa ne penso?

Che se qualcuno se ne fosse accorto forse non avrebbe fatto questa fine.

Non incolpo nessuno ma se l'avessero aiutato sarebbe ancora tra noi. Bastava spedirlo innanzitutto in una clinica di disintossicazione.

Ci mancherai Chester. Un pezzo della mia infanzia se ne va con te

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