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Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald: recensione e opinioni dei fans


Animali Fantastici-I crimini di Grindelwald recensione

(Fonte:ilcorrieredellosport.it)

Il 15 Novembre, per la gioia dei fan della Rowling e del maghetto con la cicatrice che ha conquistato il cuore di milioni di persone, è arrivato nelle sale italiane il secondo capitolo di ‘Animali Fantastici’, con il sottotitolo ‘I crimini di Grindelwald’.

Nonostante le diverse incongruenze riscontrate, il film ha incassato oltre i 372.469,00 di euro e presenta un’alta densità di personaggi e colpi di scena.

La storia si svolge a cavallo degli anni 20 e 30, precisamente nel 1927 ed ha come scenari New York e Parigi.

Il mago oscuro Gellert Grindelwald, scappato dalla reclusione inizia a reclutare seguaci grazie alle sue ottime capacità oratorie ed approfittando dal clima di malcontento creato dalle misure repressive del Ministero della Magia.

(Fonte:nerdpool.it)

L’obiettivo del mago oscuro, dalla natura idealista, complessa e rivoluzionaria, è quello di porre tutti i maghi purosangue a capo degli esseri non magici e per questo oltre a molti sostenitori, troverà diversi oppositori.

Uno dei focus della storia è la ricerca di Credence Barebone, un mago che non avendo avuto la possibilità di dare sfogo alle proprie arti magiche a causa della madre adottiva divenne un Obscuriale, ovvero i poteri gli si ritorsero contro generando un’entità parassita e pericolosa in quanto fuori controllo, chiamata Obscurus che provoca devastazione e spesso la morte del soggetto che lo ospita.

Gellert cerca Credence per portarlo dalla sua parte, ha bisogno di qualcuno che affronti ed uccida Silente, approfittando del momento di confusione che il ragazzo sta attraversando durante la ricerca della sua identità.

Il Ministero cerca il ragazzo per ucciderlo, mentre Newt per cercare di salvarlo.

(Fonte:movie.talkymedia.it)

Nel secondo film della serie Animali Fantastici, inoltre, si fanno più stretti ed evidenti i legami con l'universo della saga di Harry Potter, con l’entrata in scena di Albus Silente, una giovane Minerva McGranitt (o Mc Gonagall) e di Hogwarts.

L’apparizione della McGranitt è una delle incongruenze con la saga che ha lasciato allibiti i fan di Harry Potter, in quanto il film è ambientato nel 1927, mentre la nascita della McGranitt risale al 1935.

Anche nel finale è presente un’incongruenza, che i fan non hanno apprezzato, ma hanno fiducia nella Rowling e sperano in una soluzione.

In caso contrario, sarebbe stata una mossa azzardata e senza senso inserire in un prequel un elemento importante che però nella saga principale non esiste.

Comunque, per evitare spoiler tralasceremo le altre.

Il film all’inizio procede lento, quasi con sforzo, fino ai bellissimi colpi di scena finali ed è arricchito da effetti speciali magnifici e da un’impronta cupa e un’atmosfera leggermente pesante.

Il cast è stato probabilmente scelto meticolosamente, visto che presenta attori di grande spessore.

Il premio oscar Eddie Redmayne, ha interpretato in maniera fedele il Magizoologo Tassorosso Newt Scamander sotto ogni aspetto, dal carattere gentile alla dedizione alla ricerca, dall’eccentricità al suo trovarsi più a proprio agio tra le creature magiche che tra le persone.

Johnny Depp è stato un perfetto Grindelwald, incarnandone la personalità, gli atteggiamenti, trasmettendo al personaggio la sua tipica punta di sarcasmo e la sua ilarità.

Albus Silente è interpretato da un giovane ed affascinante Jude Law, che dona al personaggio carisma, sicurezza e permettendoci di dare uno sguardo nell’animo anche un po’ tormentato di un soggetto che è sempre stato mostrato ambiguo e riservato, rendendolo più umano.

Nonostante gli elementi positivi, come accennato in precedenza, i fan sfegatati della saga sono un po’ titubanti.

«Mi è piaciuto, ma moderatamente. Penso che alcune idee, seppur buone, siano state sviluppate in fretta e gettate lì senza troppo lavoro. Non è un brutto film, ma lo considero inferiore al primo», afferma Giorgio.

«Mi è piaciuto molto il personaggio di Flamel. Troppe cose buttate lì a caso, “Avada Kedavra” lanciati così che neanche Voldemort! Leta sembrava promettere di più, mi ha lasciata perplessa. La storia di Nagini non mi è dispiaciuta, ma anche questo elemento mi ha lasciata perplessa. Si sa, diventerà cattiva, ma come? Una donna intrappolata nel corpo di un serpente sarà consapevole del fatto che divorerà persone?», dice Marina.

(Fonte:screenweek.it)

«All'inizio la pellicola, tranne la scena dello stratagemma di Grindelwald per evadere, ti fa sembrare di voler essere dappertutto tranne che seduto sulla poltrona, fa un pochino sbadigliare, ma non mancano i colpi di scena - e di cuore. Quando la trama si infittisce e inizia ad essere delineata - seppure con dei buchi di trama da evitare, quali la presenza della McGranitt - ecco che resti incollata allo schermo fino al colpaccio di scena finale che ti fa sentire combattuto tra il volere che la storia vada avanti ed il leggero fastidio, misto a sconcerto, per la new entry inaspettata in una famiglia che aveva già una storia canonica e consolidata», conclude Viola.

Quindi, per concludere, ‘Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald’ è un bel film ma è consigliabile guardarlo senza aspettative molto alte e ignorandone gli elementi in contrasto con la saga.

Guardatelo e giudicate con i vostri occhi.

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